Marchiondelli
Inbox: un borsa per comunicare

Una borsa per comunicare

Inbox è un filmato su una borsa magica, per comunicare e condividere. Una borsa che è simbolo delle tecnologie che usiamo già ogni giorno.

Guardate questo filmato: nel corso Education & digital culture si discute se sia una rappresentazione utopica o distopica di come le tecnologie web influiscono sulla comunicazione umana. Un modo simpatico di farci riflettere sui limiti (o le potenzialità) di questi strumenti di comunicazione in un mondo in cui non si può più ignorarle: Web, mail, social network, ma anche SMS e altre forme di messaggistica istantanea, di condivisione di contenuti, rendono il mondo più piccolo, annullano la necessità di comunicare stando insieme, nello stesso luogo, nello stesso momento.

Strumenti di mediazione che arricchiscono, espandono la nostra esperienza e le nostre possibilità di comunicare.

Guardatelo, e domandatevi se poi è davvero così diverso comunicare e condividere con altri esseri umani sfruttando le tecnologie, di persone o con la magia di una borsa rossa!

Guardatelo e, se vi avrà strappato un sorriso, probabilmente è perché in fondo, pensate come me che sia una visione positiva, utopica delle tecnologi come strumento di libertà, di scelta, di possibilità maggiori.

Oppure no?  I distopici possono sostenere che queste tecnologie ci rendono schiavi, dipendenti. E per di più non sono nemmeno sotto il nostro controllo, sono oltre la comprensione: non ci sarebbe alcuna differenza tra la magia del web e la tecnologia della borsa rossa (o il contrario?).

Ci rendono dipendenti, schiavi, perché senza di essi forse non riusciamo più a comunicare davvero: basta infatti un piccolo intoppo e la magia non funziona più (scopritelo nel filmato!).

Ma è davvero così?  Io penso di no. Penso che integrino le modalità di comunicazione che l’umanità a da sempre usato in maniera eccellente, dando la possibilità di vedere, toccare, sentire cose lontane, luoghi e persone che non avremmo mai potuto incontrare, vedere, toccare di persona.

Penso che amplifichino le nostre possibilità, i nostri sensi, i nostri orizzonti, esattamente come lo fecero, per i nostri avi il cavallo, i carri, le navi, le machine a vapore: un mondo reso più piccolo da sistemi di trasporto, di comunicazione.

Dite che sbagli ad accomunare tecnologie di trasporto e tecnologi di comunicazione? Io penso di no. Pensateci bene: prima era necessario e indispensabile viaggiare di persona o far viaggiare le informazioni insieme con le persone o la loro rappresentazioni fisica. Per vedere un luogo bisognava raggiungerlo. Per leggere un libro bisognava andare alla biblioteca o farselo spedire.

Ora no: dal salotto di casa, in solo mezz’ora posso vedere cosa succcede in una strada di new York, leggere il giornale appena sfornato a milano e discuterne con qualcuno a Buenos Aires.

Dite che non è la stessa cosa che fare tutto di persona? certo che no! Ma è un bel vantaggio poter decidere, scegliere in quale modo sperimentare, acquisire, condividere, comunicare: non vi sembra?

Guardate il filmato e poi, se vi va, dite la vostra nei commenti! Grazie e buona navigazione!