Marchiondelli

La vostra reputazione online è per sempre. Su internet l’oblio non esiste. Ecco perché gestire la propria reputazione online, come persona o come azienda diventa importante, per non rimanere alla mercé di ciò che viene pubblicato 24 ore su 24 sette giorni su sette su internet.

L’infografica è molto completa, mi limiterò a commentarla in Italiano.

La reputazione online è più una preoccupazione per gli adulti, che per l’80% si dichiarano disposti a comprare un prodotto per la sua gestione.

Fanno male i giovani, specialmente se in cerca di lavoro, a non preoccuparsene: il 78% delle agenzie di ricerca personale esplorano internet per avere maggiori informazioni sui candidati e ben il 35% ha in effetti scartato qualcuno per via delle informazioni pubblicate. Meditate, gente, meditate prima di pubblicare quella foto!

La reputazione personale del capo di una azienda (il CEO per gli americani, per noi il titolare, l’amministratore delegato) incide su quella dell’azienda per l’87% delle persone: il marketing e il branding dell’azienda non può prescindere da quello delle persone che la compongono, almeno di quelle più in vista. Logico no? Comprereste da una azienda il cui titolare…

Spesso mi domandano se i mi piace su facebook servano a qualcosa. la risposta non è semplice ne lineare. Ci vorrebbe un articolo apposta. Ma sappiate che, senza ombra di dubbio, il 90% delle persone si fida dei consigli ricevuti da altri. I mi piace, le condivisioni possono avere una certa rilevanza quindi.

Ma perché è così importante per una azienda curare la reputazione online?

Perché il 70% dei consumatori consulta le recensioni online prima di acquistare un prodotto e infatti il traffico verso i siti che le offrono è aumentato del 158% nel 2012.

Ma la cosa importante è che il 97% di chi si è fidato di quelle recensioni le ha trovate accurate e soddisfacenti. Come? dite che non vi riguarda tanto non vendete online? Sappiate che almeno la metà dei consumatori consulta le recensioni online di un prodotto anche se poi lo compra in un negozio. E sapete di chi si fidano di più? Ma degli amici naturalmente: ben il 90%! e solo un 8% dei testimonial famosi. Si fidano addirittura di più delle recensioni di sconosciuti (70%) che della pubblicità tradizionale (14%).

Infatti ben il 90% delle persone crede che nella pubblicità tradizionale le aziende mentano sui loro prodotti…

Se non la gestite, correte dei seri rischi: non saprete cosa le persone dicono di voi o della vostra azienda, del vostro locale, del vostro prodotto: Una recensione negativa può pregiudicare il buon andamento della vostra azienda (o della vostra vita professionale) anche per un lungo periodo di tempo, con un danno di immagine che si protrae nel tempo: le brutte notizie possono comparire a lungo nei motori di ricerca che, in alcuni casi, possono fare scoprire alle persone quegli scheletri che pensavate di aver ben nascosto nell’armadio…

Cosa potete fare allora? Gestire adeguatamente il profilo pubblico (no, non intendo solo quello facebook, intendo TUTTO ciò che di voi o della vostra azienda viene pubblicato su internet)

Questa infografica è di una agenzia che si occupa proprio di questo, ci sono tanti esperti che possono consigliarvi le mosse giuste anche in Italia. Volete saperne di più? Chiedetemi pure!

Qualche consiglio immediato? cercate spesso il vostro nome o quello della azienda (o del vostro prodotto) su google e gli altri motori di ricerca. Su Google potete impostare notifiche automatiche che vi avvisino via Email se ci sono novità che vi riguardano.

Monitorate le recensioni alla ricerca di quelle negative ne forum, blog, siti dove si potrebbe parlare di voi.

Fate SEO inversa: se la SEO normale è quell’insieme di tecniche che portano in primo piano le notizie che vi interessa maggiormente rendere visibili, la SEO inversa invece vi aiuta a seppellire quelle negative, sfrattandole dalle prime pagine dei motori di ricerca. Come è ovvio il secondo tipo di tecnica non può prescindere dalla prima: sono le notizie “buone” a dover seppellire le altre!

Ogni volta che sia possibile chiedete al webmaster o a Google di rimuovere i contenuti che ritenete offensivi o lesivi… non si sa mai, potrebbero accontentarvi!

AGGIORNAMENTO: L’immagine qui sotto era quella originalmente incorporata nel post. Con il codice di Visually che ne permette l’incorporamento. Con tutti i riferimenti al proprietario della infografica, che poi è colui che la condivise su Visually.

Mi chiedono di cambiare i link perché avrei usato l’immagine ma senza fare riferimento a loro: e ciò non è semplicemente vero.
La ditta proprietaria (che si occupa di reputazione online e di copyright infringment) penso che non solo abbia preso un abbaglio, ma che abbia dei tool lenti: se ne sono accorti dopo due anni….