Il panorama non è libero
Siamo in periodo di vacanze, di gite fuoriporta. Armati di fotocamere più o meno professionali o di smartphone più o meno evoluti, siamo anche pronti a catturare ogni momento, ogni aspetto del meritato riposo. Alla vista di uno stupendo panorama, che sia cittadino o no, difficilmente si resiste alla tentazione di scattare una foto da condividere immediatamente sui social o da mostrare una volta rientrati. Ma quel panorama potrebbe non essere libero. E potrebbe procurarvi dei guai.
La legge sul copyright non è uniforme in europa, e mentre in alcuni paesi potete scattare liberamente foto, in altri non è così.
In Germania, per esempio, potete scattare foto a qualsiasi edificio senza problemi. In Francia invece potreste avere bisogno di un permesso del proprietario o del architetto che lo ha progettato.
Il prossimo 9 luglio il parlamento europeo voterà per una unificazione delle norme sul copyright e secondo gli emendamenti proposti il 16 giugno scorso, questa unificazione sarà in senso restrittivo.
La commissione affari legali del parlamento europeo ha infatti proposto:
considerare che l’uso commerciale di fotografie, filmati e altre immagini di lavori che sono ubicati in maniera permanente in luoghi fisici pubblici debbano essere sempre soggetti ad autorizzazione preventiva degli autori o chi li rappresenti
Ad oggi solo in alcuni paesi (tra cui l’Italia e la Grecia, oltre alla Francia) è necessario chiedere il permesso ai detentori del copyright prima di scattare una foto ad una opera d’arte, scultura o edificio, con eventuale pagamento di una tassa.
Pubblicare o condividere una foto del parlamento europeo è proibito, come anche della tour Eiffel, ma solo delle immagini notturne. I diritti sulle immagini diurne della Torre sono infatti scaduti.
Direte che non danneggia i semplici turisti, poiché si parla espressamente di uso commerciale.
Ma in un’era in cui tutti si sentono giornalisti, scrittori, poeti e fotografi, quand’è che si varca il confine? Perché un potenziale uso commerciale è sempre presente: basta che siano pubblicate su vostro blog, per esempio, col quale magari racimolate qualche spicciolo via adsense ed il gioco è fatto.
Non avete un blog, dite?
Potrebbe anche bastare pubblicare le foto delle vostre vacanze su facebook. Non è senz’altro un uso commerciale in questo caso, vero?
Ebbene, secondo l’avvocato Nick Phillips, esperto di copyright, se i termini d’uso di Facebook prevedessero che date una licenza illimitata delle vostre fotografie, stareste infrangendo la legge sul copyright.
E purtroppo i termini di servizio di facebook prevedono proprio che
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Per quanto riguarda i contenuti coperti da diritti di proprietà intellettuale, ad esempio foto e video (“Contenuti IP”), l’utente concede a Facebook le seguenti autorizzazioni, soggette alle impostazioni sulla privacy e alle impostazioni delle applicazioni: l’utente concede a Facebook una licenza non esclusiva, trasferibile, che può essere concessa come sottolicenza, libera da royalty e valida in tutto il mondo, per l’utilizzo di qualsiasi Contenuto IP pubblicato su Facebook o in connessione con Facebook (“Licenza IP”). La Licenza IP termina nel momento in cui l’utente elimina il suo account o i Contenuti IP presenti nel suo account, a meno che tali contenuti non siano stati condivisi con terzi e che questi non li abbiano eliminati.
E anche se non lo varcassimo ne io che ne scrivo, e nemmeno voi che mi leggete, potrebbe però essere che ci si debba abituare a foto come quelle che il quotidiano di Wikipedia “The Signpost” ci mostra in questo articolo?
Spero di no.
Qualcosa può ancora essere fatto: potete scrivere e contattare il deputato europeo da cui siete rappresentati e chiedere che non sia recepito quel emendamento.
In questa pagina potrete scegliere il deputato a cui scrivere o addirittura fare una telefonata gratuita: http://copywrongs.eu/it/
Comunque, se andate a Parigi, sarà irresistibile scattare delle foto della Tour Eiffel. Ma fatelo di giorno.
Di notte non si può: un cartello lo vieta espressamente. E se non lo avete letto, perché scattate dal Trocadero, dall’altra parte della senna, con quel bel teleobiettivo, peggio per voi: quel panorama non è libero.